La fine dell’anno rappresenta sempre un’ottima opportunità sia per gli insegnanti che per gli studenti di tirare le somme sui risultati e gli obiettivi raggiunti e per fissare i buoni propositi per il nuovo anno. Questo è un esercizio che può essere svolto insieme dedicandoci una parte della lezione oppure lo si può assegnare come compito per casa per poi discuterne insieme.
Le modalità di questo esercizio possono variare a seconda del livello dello studente. Il mio consiglio è quello di lasciare ai propri alunni il compito di pensare e trascrivere tutti i traguardi raggiunti nel corso dell’anno e invece svolgere insieme la parte dedicata ai buoni propositi per il nuovo anno.
Come impostare però questa attività? Per i livelli A1/A2 può essere un’idea utile quella di creare una tabella preimpostata da dare da compilare come compito per casa. Può essere divisa in quattro sezioni corrispondenti alle quattro abilità linguistiche (lettura, ascolto, conversazione, scrittura) e, per ciascuna di esse, dedicare uno spazio per chiedere di indicare quali sono stati i materiali didattici che hanno aiutato di più al miglioramento di queste language skills. In questo modo si ottiene anche un feedback utile per capire quali sono le attività didattiche e gli esercizi più adatti alle esigenze di ciascuna persona. Per ogni abilità sarebbe poi utile dare la possibilità di scrivere una breve riflessione sui miglioramenti e sugli ostacoli incontrati lungo il percorso.
Per quanto riguarda i livelli B1/B2 solitamente faccio scrivere un testo per aiutare i miei studenti a riflettere su questa tematica. Assegno un numero minimo e un numero massimo di parole e alcuni argomenti grammaticali affrontati durante l’anno da includere nel testo (ad esempio il congiuntivo, i connettivi, i pronomi combinati ecc…). In questo modo diventa anche un’opportunità per esercitare e rafforzare determinate strutture linguistiche e autovalutare i propri progressi in materia. In seguito, ne discutiamo insieme durante la lezione per eventuali correzioni e per riflettere sulle difficoltà incontrate e gli obiettivi raggiunti.
Stabilire i buoni propositi per l’anno nuovo è invece un lavoro che, a mio parere, studente e insegnante devono svolgere insieme. Il ruolo del docente è quello di guidare nella riflessione degli obiettivi che si vogliono fissare per il 2023 e cosa fare per raggiungerli. Il desiderio di ogni apprendente di una lingua straniera è quello di diventare fluente, ma come fare per arrivare a ciò?
- Creare una routine che includa lo studio della lingua target. Integrare lo studio della lingua straniera nelle proprie attività quotidiane, dedicandoci 20/30 minuti al giorno, è il modo migliore per praticare in modo tale da non sentirla come un’attività stressante e faticosa.
- Scegliere argomenti che interessano e appassionano. Praticare un po’ ogni giorno attraverso l’ascolto di podcast, la visione di video YouTube o serie TV su argomenti che interessano è una strategia perfetta per imparare divertendosi.
- Prendersi delle pause. Questo è importante se ci sono dei periodi in cui ci si sente demotivati. Spesso interrompere lo studio della lingua target per brevi periodi permette di potercisi dedicare in seguito con una mente più fresca e meno affaticata.
- Non essere troppo severi con sé stessi. È importante rendersi conto che l’apprendimento di una lingua straniera è un percorso lungo e pieno di ostacoli. Fare errori e attraversare dei momenti in cui ci si sente demotivati è perfettamente normale. Bisogna concedersi la libertà di sbagliare e di dover riadattare il programma di studio ai propri ritmi.
- Stabilire obiettivi realistici. Questo punto è fondamentale. Per raggiungere un “macro obiettivo” come ad esempio passare da un livello A2 a un livello B1 è importante scomporre il percorso in “micro obiettivi” per avvicinarsi gradualmente al risultato finale. Voler invece raggiungere un livello B2, ad esempio, da un A1 nell’arco di un anno in molti casi è irrealistico. Porsi obiettivi non realistici è frustrante e contro producente nel percorso di apprendimento. L’insegnante deve aiutare lo studente a rendersi conto di questo per evitare delusioni future.
Questi cinque punti possono essere un buon starting point per guidare i propri studenti a stilare una lista di buoni propositi per l’anno nuovo. Questa lista dovrà poi essere un punto di riferimento nel corso dell’anno. Rappresenta infatti un ottimo strumento per lo studente di confrontarsi con i propri miglioramenti e per il docente di tenere monitorati i progressi dei propri alunni.
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