Che cosa significa insegnare una lingua – nel nostro caso l’italiano – su Italki? Senza dubbio, è un lavoro e un modo per guadagnare soldi. Qualcuno/a lo fa come lavoro a tempo pieno, qualcun altro/a lo fa come secondo lavoro.
In ogni caso, potrebbe e dovrebbe essere un’attività che ci permetta di guadagnare, mentre facciamo qualcosa di stimolante e gratificante. Quando vediamo che uno studente/una studentessa non ripete errori abituali grazie ai nostri suggerimenti, quando notiamo progressi nel corso del tempo, quando avvertiamo il loro entusiasmo e coinvolgimento, tutto questo crea un senso di soddisfazione.
Il divertimento prima di tutto
Oltre alla soddisfazione personale, c’è il divertimento. Sì, perché in alcuni o in molti casi, insegnare una lingua può risultare un’attività divertente. Com’è possibile? Molto dipende dal rapporto che instauriamo con i nostri studenti/le nostre studentesse. Insegnare una lingua non significa insegnare solo la grammatica e stabilire un rapporto gerarchico insegnante/studente. Al contrario, è fondamentale prima di tutto stabilire un rapporto di empatia con lo studente/la studentessa, capire quali sono i loro interessi e trovare la chiave giusta per rapportarsi con loro in ogni lezione.
Ovviamente, in alcuni casi è più semplice, in particolare quando ci sono interessi simili, quando c’è un’affinità caratteriale, quando si crea un rapporto che va al di là della relazione insegnante/studente. In altri casi può essere più complicato, ma – in generale – le lezioni individuali danno la possibilità di trovare una chiave d’intesa con ogni singolo/a studente/studentessa.
L’approccio didattico fa la differenza
C’è poi la questione dell’approccio didattico. Al di là della sua efficacia, un approccio “scolastico” e rigido può trasformare l’esperienza dell’insegnamento in un’attività monotona e poco stimolante. La lezione rischia di trasformarsi in un obbligo che si deve assolvere.
Come dice Paola Begotti, studiosa di glottodidattica e insegnante di italiano a stranieri, l’approccio comunicativo “focalizza e cerca di eliminare tutti i fattori che possono limitare l’apprendimento, ad esempio l’ansia e la competitività, e predispone percorsi formativi il più possibile individualizzati al fine di esaltare e utilizzare al meglio le potenzialità proprie di ogni individuo”. In questo modo, l’insegnamento – al contrario dell’approccio “scolastico” – può trasformarsi in un’esperienza divertente, stimolante, non monotona.
Teacher tools
Infine, ci sono alcuni strumenti messi a disposizione da Italki. I “teacher tools” – quiz, vocabulary e podcast – sono tre strumenti utili sia per chi insegna sia per chi impara. Ovviamente, chi impara può solo ricavare vantaggi da un metodo di apprendimento multiforme e versatile. Ma anche chi insegna può scoprire un lato divertente del “teaching” nel mettere a punto domande su aspetti grammaticali o espressioni idiomatiche o creare diversi tipi di flashcard o altre cose simili.
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